Pierino se n'è andato. Scommetto che...
Pierino se n'è andato.
Scommetto che se esiste una vita oltre la morte starà già esplorando luoghi e conoscendo altre anime.
Mio nonno era un gagio, ma era il più sinto dei sinti.
Era un ambulante, eppure sembrava fosse a casa ovunque stesse. Una volta andai a Lanciano e mi telefonò mentre ero in piazza della chiesa, commentò: "lì fanno un bel mercato, ho venduto bene in quella piazza. Vai al bar all'angolo e saluta il barista che mi conosce".
Uno dei più bravi battitori. C'è chi dice fosse il numero uno. Nel Veneto una volta arrivò al mercato e non c'era posto per la sua bancarella. Il vigile disse di lasciar perdere perchè rimaneva solo un posto praticamente fuori dal mercato. "Non venderà nulla e poi se la prenderà con me. Torni a casa" si giustificava il Vigile. Pierino insistette, piantò il bancone e alla fine 2 camion di merce furono venduti. Il vigile: "ma lei chi è?". Era Pietro Zucchiati, il diavolo del torrone.
Quante storie mi hanno raccontato e rimpiango quelle che non ho sentito ancora. Le rimpiango molto.
Era orfano anche se è stato padre e fratello di tutti quelli che ha incontrato. Oggi di fronte alla sua salma un uomo do 63 anni che non avevo mai conosciuto prima mi ha detto "è sempre stato il padre di tutti noi".
Ha sempre aiutato tutti ed è sempre stato aiutato. Una volta andai al mercato di Vittuone come garzone del suo banco. Un vecchio ambulante mi si avvicinò: "tuo nonno mi ha salvato la vita!". Pensavo fosse una presa per i fondelli, poi mi raccontò i dettagli.
Ha seminato amore e dignità e il suo raccolto è stato abbondante. Ora sta ai suoi figli e ai nipoti la fase della panificazione (speriamo bene).
Orfano, senza famiglia, senza posto nel mondo o appartenenza. È stato congiunzione tra mondi, catena, fonte e base sicura per moltissimi.
Amico di zingari, ambulanti, galeotti, politici, onorevoli, notai, dottori, industriali e spazzini.
Nato con nulla e ora, facendo il bilancio della sua vita, il più ricco dei ricchi...
Samuel
Chi Siamo
L'Associazione Battitori Regione Lombardia nasce nel lontano 1991 per tutelare e organizzare al meglio i diritti dei propri associati.
La figura del battitore risale agli albori del commercio su strada, dove si è sempre distinta da altri commercianti ambulanti per il suo modo di proporre e vendere i propri articoli. Il battitore si caratterizza per il suo modo di illustrare e promuovere i propri articoli, siano essi venduti singolarmente che venduti in forma di "stock" comprensivi di più articoli contemporaneamente.
La specializzazione sugli articoli (generalmente in numero limitato) sui quali si basa la vendita, permette agli stessi di commercializzarli a prezzi particolarmente vantaggiosi. Allo stesso tempo il numero limitato di articoli non permette ai battitori di poter frequentare lo stesso mercato con la stessa frequenza degli altri operatori a posto fisso.
Per quanto la forma di lavoro del battitore venga, erroneamente, ritenuta antica e superata, fornisce agli acquirenti un momento di svago e di informazione al momento dell'acquisto. Per capire quanto attuale e richiesta sia ancora la figura del battitore, basta fare zapping ogni giorno in televisione e vedere quante figure "illustri" o meno facciano di questo lavoro una sorta di "show", proponendo gli articoli più svariati, dal più comune al più strano, fino all'ultima novità del momento.
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In allegato alla presente si trasmette la documentazione completa relativa alle ordinanze per il contrasto del Coronavirus.
Tra tutti gli allegati vi chiedo di fare particolare attenzione alla FAQ relativa hai mercati settimanali scoperti di cui riporto il testo per nostra comodità:
FAQ: del 24/02/20, chiarimenti relativi all’applicazione dell’Ordinanza del Ministero della Salute di intesa con il Presidente di Regione Lombardia del 23 febbraio 2020. L’ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali classificate come ‘gialle’ (ovvero per tutto il territorio regionale eccetto la zona cosiddetta “rossa”) si pone l’obiettivo di trovare un equilibrio fra l’esigenza di mantenere attivi i servizi di pubblica utilità, garantendo al contempo le condizioni di sicurezza per i cittadini e degli operatori.
Ogni amministrazione quindi, nella propria autonomia, deve valutare:
– la differibilità dei servizi offerti;
– le situazioni di contesto specifiche che permettano di mantenere le condizioni di sicurezza previste dal Decreto Legge n. 6 del 23.02.2020.
COME SI DEVONO COMPORTARE I COMUNI RISPETTO AI MERCATI RIONALI ALL’APERTO?
Per i mercati rionali e comunali all’aperto sono previste le restrizioni indicate per i centri commerciali. Pertanto, i mercati comunali sono aperti dal lunedì al venerdì. Restano chiusi il sabato e la domenica ad eccezione dei commercianti che esercitano la vendita di generi alimentari. Il sindaco consapevole che ci possono essere casi in cui si favoriscono assembramenti a rischio, può valutare ulteriori restrizioni a livello territoriale.
MANIFESTAZIONI FIERISTICHE, SAGRE E FIERE POSSONO ESSERE REGOLARMENTE SVOLTE?
Per le manifestazioni fieristiche, le sagre e le fiere ed ogni evento che preveda assembramento di persone si dispone la chiusura.
20_02_23 ORDINANZA MINISTERO DELLA SALUTE E RL CORONAVIRUS.pdf (1)